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La popolarità degli smartphone ha portato comodità agli studenti, ma ha anche portato molti problemi. Gli studenti possono diventare dipendenti dai social media, dai giochi, ecc., il che influisce sull’efficienza dell’apprendimento e sulla concentrazione. La richiesta di Newsom è in parte quella di permettere agli studenti di concentrarsi maggiormente sui propri studi.
Da un punto di vista educativo, limitare l’uso del cellulare può aiutare a creare un ambiente di apprendimento più mirato e produttivo. In un'aula senza l'interferenza dei telefoni cellulari, gli studenti possono dedicarsi più pienamente ai contenuti didattici e interagire e comunicare in modo più efficace con insegnanti e compagni di classe.
Tuttavia, questo requisito ha causato anche alcune controversie. Alcune persone credono che in alcuni casi gli smartphone possano essere utilizzati come strumenti di apprendimento per aiutare gli studenti ad acquisire maggiori conoscenze e informazioni. Limitare completamente l'uso può limitare la capacità degli studenti di apprendere in modo indipendente e di pensare in modo creativo.
In un’era di rapido sviluppo tecnologico, l’istruzione deve adattarsi costantemente ai nuovi cambiamenti. Come sfruttare i vantaggi portati dalla tecnologia evitando i suoi effetti negativi è una questione su cui educatori e politici devono riflettere profondamente.
Per i singoli studenti, l’uso razionale degli smartphone è una parte importante per coltivare le capacità di autodisciplina e autogestione. Genitori e scuole dovrebbero collaborare per guidare gli studenti a capire quando e dove è opportuno utilizzare i cellulari, aiutandoli così a stabilire corrette abitudini di utilizzo.
In generale, sebbene la richiesta di Newsom abbia suscitato voci diverse, ci ha anche spinto a riflettere più profondamente sull'integrazione e l'equilibrio tra istruzione e tecnologia per promuovere al meglio la crescita e lo sviluppo degli studenti.